Giovanni Sangiorgio

Giovanni Sangiorgio, (per gli amici “Giuàni Barzeghìn”)
fu tra i promotori più tenaci del coro Delphum. Dotato di una straordinaria voce tenorile, appassionato del bel canto e della compagnia, si fece apprezzare, oltre che per le sue doti canore, per la sua generosità e disponibilità.

Alla sua iniziativa si deve, in gran parte, la nascita del coro. Queste le parole con cui i suoi amici coristi lo hanno salutato il giorno del suo funerale.

Carissimo Giovanni, non possiamo lasciarti andare così, senza salutarti, perché ci sono alcune cose di cui ti dobbiamo ringraziare. Innanzitutto per la tua passione per lo stare insieme, e, in modo particolare, per il cantare insieme. Recita un vecchio detto:

“Là, dove senti cantare, vai, perché là dove qualcuno canta, non vi sono uomini cattivi”.

Vedi, Giovanni, la cosa più bella del nostro cantare insieme è soprattutto il fatto che siamo diventati più amici fra noi. Forse neanche tu te l’aspettavi, ma questo è il frutto più bello dell’iniziativa che tu hai preso. Di questo il Signore te ne renda merito. Ci mancherai, Giovanni. Ci mancherà la tua voce. Ci mancheranno la tua generosità e premurosità nei confronti di tutti. Ci mancherà la tua agitazione per cui ogni tanto ti prendevamo, benevolmente, in giro. Mancherà a tutti la tua Ave Maria di Schubert, la tua “Venezia mia”, ma siamo certi che adesso starai già cantando, (mi raccomando, bene), davanti a un vero Maestro.

Noi siamo sicuri che tu, dal Cielo, ci aiuterai a continuare questa avventura, così che si avveri ciò che abbiamo voluto scrivere sul Canzoniere di Mai:
“Chi ha cantato di tutto cuore e con gioia
ama quello che ha cantato,
ama colui per il quale ha cantato,
ama, infine, coloro con i quali ha cantato”.

Grazie, Giovanni.

Dervio, 15 maggio 2002
I tuoi amici del coro Delphum